Domenica 18 gennaio si celebra la giornata mondiale del Migrante e del rifugiato. La Caritas diocesana di Udine diffonde la pubblicazione «Richiedenti asilo e rifugiati: perché aiutarli a casa nostra», mentre l’Ufficio Migrantes promuove le Sante Messe in lingua.
«Chiesa senza frontiere: madre di tutti» è il titolo che accompagna la 101ª Giornata mondiale del Migrante e del rifugiato che sarà celebrata domenica 18 gennaio anche nelle parrocchie della Diocesi di Udine. E proprio in occasione di questa giornata – che accende i riflettori su un tema di così stringente attualità – la Caritas diocesana sta facendo arrivare, proprio in questi giorni, a tutti i parroci della Diocesi, ai Sindaci del territorio, ai consiglieri della Provincia di Udine e della Regione Friuli Venezia Giulia un’importante pubblicazione. Si tratta di un libretto fresco di stampa, agile e fruibile dal titolo «Richiedenti asilo e rifugiati: perché aiutarli a casa nostra» che racconta, attraverso dati ufficiali, quella che è attualmente la situazione dei richiedenti asilo. E non solo quelli che vengono distribuiti sul territorio italiano, in proporzione agli abitanti, a seguito degli sbarchi a Lampedusa e nei porti dell’Italia del Sud, ma anche delle presenze ed ingressi dal confine austriaco di giovani afghani e pachistani.
«A fronte di informazioni parziali e talvolta tendenziose e manipolatrici — spiega il direttore della Caritas diocesana, don Luigi Gloazzo, nella lettera che accompagna la pubblicazione —, forniamo questi dati allo scopo di informare correttamente e compiutamente sul fenomeno. Questa lettura ci aiuterà a rasserenare gi animi e a non accondiscendere al tentativo colpevole di demolire la cultura dell’accoglienza così radicata nella nostra gente friulana». I numeri snocciolati sono infatti chiari ed eloquenti. Stando ai dati delle prefetture friulane, infatti, su 1437 persone accolte da aprile a novembre 2014 nell’ambito di Mare nostrum, ben 1034 se ne sono andate, ad oggi dunque in questo contesto sono accolti solo 371 richiedenti asilo. Sono invece 489 gli arrivi diretti, via terra. Per queste persone i Comuni e le Prefetture hanno elaborato piani di accoglienza straordinaria. «Anche la Chiesa diocesana — prosegue don Gloazzo — si è attivata per un’accoglienza degna e un accompagnamento che favorisca una possibile integrazione delle persone, in gran parte giovani, che provengono da Paesi e situazioni sociali segnate da gravi violenze e condizioni umanitarie al limite della sopravvivenza».
Sante Messe in lingua
E anche l’Ufficio migrantes proprio in occasione di questa giornata ha dato vita a un’iniziativa dedicata ai migranti cattolici. «L’arcidiocesi di Udine – spiega il direttore dell’Ufficio Migrantes, Claudio Malacarne – ha voluto ampliare il quadro delle opportunità in favore degli immigrati di fede cattolica di vivere la propria fede e condividere la vita partecipando a celebrazioni eucaristiche secondo lingua dei propri paesi d’origine o lingua a loro familiare. Alle celebrazioni e agli altri momenti di vita ecclesiale riservati alle comunità etniche strutturate e guidate da un referente, si aggiungono, infatti, altre celebrazioni in lingua spagnola, inglese e portoghese per tutte quelle persone e gruppi nazionali che non hanno una comunità di riferimento. Le celebrazioni si terranno una volta al mese in domeniche diverse per ciascuna lingua, alle 18 nella cappella dell’Istituto dei Padri Saveriani, via Monte San Michele, n.70 a Udine. L’avvio è previsto per domenica 1° febbraio con la celebrazione in lingua inglese, cui seguirà la celebrazione in lingua portoghese domenica 8 febbraio e in lingua spagnola domenica 15 febbraio». Non solo, l’Ufficio, infatti, ha predisposto anche un depliant informativo con tutte le relative informazioni e i contatti.
Per approfondire:
Sito web dell’Ufficio Diocesano per i Migranti.Sito web della Caritas Diocesana.Sante Messe in lingua straniera: orari e luoghi.Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2015.