Anche la Chiesa udinese – come da tradizione – accoglie l’invito a raccogliersi in preghiera in occasione della 108ª Giornata del Migrante e del Rifugiato, che ha per tema «Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati». L’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, domenica 25 settembre alle 10.30 in Cattedrale, presiederà infatti la Santa Messa insieme alle tante comunità cattoliche immigrate che arricchiscono il tessuto ecclesiale e sociale del territorio.
«Celebriamo questa giornata come una festa – ha spiegato l’Arcivescovo ai microfoni di Radio Spazio –, questo perché le varie comunità cristiane immigrate che sono presenti fra noi si incontrano in un momento di condivisione, nella Cattedrale. Si tratta di un segno di grande accoglienza reciproca nel nome della stessa fede, un’appartenenza comune che tiene insieme nazionalità e tradizioni diversissime tra loro, è questa una ricchezza straordinaria per tutti noi. È un momento importante anche per esprimere gratitudine ai nostri fratelli e sorelle immigrati che danno un contributo di non poco conto alla nostra società, anche in termini di lavoro».
Il messaggio di Papa Francesco
«Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati» è il tema scelto da Papa Francesco per questa importante giornata, accendendo i riflettori sull’impegno che tutti siamo chiamati a mettere in atto per costruire un futuro che risponda al progetto di Dio: «Nessuno dev’essere escluso – scrive il Santo Padre –. Il suo progetto è essenzialmente inclusivo e mette al centro gli abitanti delle periferie esistenziali. Tra questi ci sono molti migranti e rifugiati, sfollati e vittime della tratta. La costruzione del Regno di Dio è con loro, perché senza di loro non sarebbe il Regno che Dio vuole. L’inclusione delle persone più vulnerabili è condizione necessaria per ottenervi piena cittadinanza».
«La storia ci insegna che il contributo dei migranti e dei rifugiati è stato fondamentale per la crescita sociale ed economica delle nostre società – osserva ancora il Santo Padre –. E lo è anche oggi. Il loro lavoro, la loro capacità di sacrificio, la loro giovinezza e il loro entusiasmo arricchiscono le comunità che li accolgono Ma questo contributo potrebbe essere assai più grande se valorizzato e sostenuto attraverso programmi mirati. Si tratta di un potenziale enorme, pronto ad esprimersi, se solo gliene viene offerta la possibilità.
E Papa Francesco si rivolge in modo particolare ai giovani: «Cari fratelli e sorelle, e specialmente voi, giovani! Se vogliamo cooperare con il nostro Padre celeste nel costruire il futuro, facciamolo insieme con i nostri fratelli e le nostre sorelle migranti e rifugiati. Costruiamolo oggi! Perché il futuro comincia oggi e comincia da ciascuno di noi. Non possiamo lasciare alle prossime generazioni la responsabilità di decisioni che è necessario prendere adesso, perché il progetto di Dio sul mondo possa realizzarsi e venga il suo Regno di giustizia, di fraternità e di pace».
Per approfondire:
- Messaggio di Papa Francesco per la CVIII Giornata mondiale del migrante e del rifugiato