Anno della Carità
“La Chiesa senza frontiere, madre di tutti, diffonde nel mondo la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, secondo la quale nessuno va considerato inutile, fuori posto o da scartare. Se vive effettivamente la sua maternità, la comunità cristiana nutre, orienta e indica la strada, accompagna con pazienza, si fa vicina nella preghiera e nelle opere di misericordia.” (dal Messaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato 2015“Chiesa senza frontiere, Madre di tutti”
Partecipazione delle comunità immigrate al pellegrinaggio diocesano al santuario di Castelmonte: lunedì 8 settembre 2014.
Da più di trent’anni si tiene l’8 settembre il pellegrinaggio diocesano a Castelmonte. Il pellegrinaggio coinvolge molte persone ed è molto sentito; l’anno scorso, per la prima volta, ha visto la partecipazione di numerosi immigrati che sono saliti al santuario in preghiera ed hanno animato alcuni momenti della S. Messa nel grande piazzale. L’esperienza positiva dello scorso anno spinge per una sua riproposizione per l’8 settembre 2014. La giornata cade di lunedì, giorno di lavoro per molti immigrati. Tuttavia si può pensare di coinvolgere anche un numero ristretto di immigrati disponibili come segno di apertura in vista di una loro migliore integrazione sul piano ecclesiale. I momenti di partecipazione sono stati concordati con l’Arcivescovo e l’ufficio liturgico diocesano in modo che l’apporto delle comunità immigrate rispettasse l’equilibrio complessivo di un tradizionale appuntamento diocesano legato all’esperienza del terremoto del 1976 vissuta dal popolo friulano. In questa prospettiva, alle comunità immigrate si chiede di collaborare con la lettura di brani del Magistero durante la salita a piedi, di esprimere un’intenzione di preghiera dei fedeli durante la S. Messa, di partecipare con due persone alla presentazione dei doni eucaristici all’altare e di eseguire un canto di comunione.
Progetto formativo di spiritualità delle migrazioni in collaborazione con il Vicariato urbano di Udine
In una logica di pastorale integrata, l’anno scorso si è costituito presso il Vicariato Urbano di Udine un laboratorio pastorale denominato “Comunità cristiana testimone ed accogliente” costituito da una decina di persone in rappresentanza dei Parroci e dei Direttori del Vicariato urbano, delle comunità cattoliche degli immigrati e dell’Ufficio Migrantes della Diocesi.
Il laboratorio si è dato alcuni obiettivi ed ha avanzato proposte a diversi livelli.
Gli obiettivi:
Conoscere la realtà dell’immigrazione nel territorio della propria parrocchia.Considerare l’immigrazione come un ‘segno dei tempi’, un luogo in cui la fede e l’esperienza ecclesiale è chiamata a ripensarsi e a riorganizzarsi.Adottare uno stile pastorale caratterizzato dall’ apertura, dall’incontro, dalla condivisione; uno stile fatto di gesti concreti, rapporti personali, ascolto di storie e di vissuti.creare un collegamento ed un coordinamento in grado di superare la separatezza tra le comunità cattoliche degli immigrati e quelle parrocchiali di riferimento territoriale senza per questo togliere ai migranti cattolici la possibilità di vivere personalmente e comunitariamente la fede secondo le rispettive lingue, culture e sensibilità.
Le proposte
A livello foraniale:
Acquisire dagli uffici demografici di Udine e Pasian di Prato i dati riguardanti la presenza degli immigrati nelle singole parrocchie del Vicariato Urbano (numero, provenienza, sesso, distribuzione per fasce di età, percentuale in rapporto con la popolazione italiana). Realizzare, in collaborazione con l’Ufficio Diocesano Migrantes, un fascicolo formativo di spiritualità delle migrazioni articolato su più schede tematiche ( vedi schema sottostante) imperniate su alcuni concetti – chiave del lessico pastorale sulla mobilità umana per promuovere nelle comunità parrocchiali una sensibilità sui problemi delle migrazioni, preparandole ad un nuovo protagonismo dell’immigrato a livello liturgico e pastorale.
Struttura scheda tematica di pastorale migratoria
Un fatto di vita/Una storia per capireLa Parola di Dio/Il Magistero della ChiesaPreghieraRiflessioneUno o due interrogativi per la nostra vitaUn impegno concreto
Parole-chiave del lessico migratorio da declinare per ogni scheda tematica
Identità/Differenza
Straniero/Forestiero
Ascolto
Alterità/Stranierità
Pregiudizio/Intolleranza/Discriminazione
Conoscenza
Intercultura/Multiculturalismo
Accoglienza / Ospitalità/Convivenza
Integrazione
onvivialità
Cattolicità/universalità
Frontiere
Comunione nella Diversità
Riconoscimento
Dialogo
Diritti dei migranti
Reciprocità
Globalizzazione
Famiglia immigrata
Giovani immigrati
Cittadinanza
Massmedia
Razzismo/Xenofobia
Condivisione
Incontro
Tempistica realizzazione fascicolo: ottobre – novembre 2014
A livello parrocchiale:
Inserire nel CPP, organismo di partecipazione dove dovrebbero essere presenti tutte le realtà che operano e vivono in parrocchia, anche un rappresentante degli immigrati, secondo il principio della cattolicità della Chiesa e come segno di una Chiesa che accoglie gli immigrati.Coinvolgere gli immigrati della parrocchia in alcuni momenti celebrativi particolarmente significativi quali l’Epifania, la Pentecoste, la Festa di Cristo Re, facendo loro animare uno o più momenti liturgici (preghiere dei fedeli, l’offertorio, qualche canto nella loro lingua, …), anche per dare visibilità al loro far parte della comunità cristiana.Utilizzare la Giornata mondiale del migrante , II domenica del tempo ordinario, come momento di sensibilizzazione per i problemi delle migrazioni, inserendo nelle preghiere dei fedeli una o più intenzioni sul tema.
Presentazione della pastorale migratoria ai sacerdoti nel quadro di un programma di aggiornamento del clero diocesano (Castellerio, giovedì 20 novembre 2014)
Si ipotizza che in diocesi l’azione per l’accompagnamento pastorale della gente in mobilità (immigrati, emigrati, fieranti, lunaparkisti e circensi, rom e sinti) che fa capo all’Ufficio e alla Commissione Migrantes sia poco conosciuta non solo a livello laicale ma anche presbiterale. Oltre ad essere poco conosciuta l’attività è spesso confusa con quella della Caritas. In realtà la Caritas, sul terreno comune delle migrazioni, si muove sul versante della promozione umana( ma non solo), la Migrantes su quello dell’accompagnamento pastorale e dell’evangelizzazione.
Questi due versanti dell’unico impegno pastorale della Chiesa si richiamano a vicenda ma sono distinti. Di qui l’opportunità di far conoscere in diocesi lo specifico della Migrantes, i suoi organismi, la sua attività ai soggetti maggiormente interessati, preti e laici che operano nelle foranie e nelle parrocchie.
L’occasione di un utile chiarimento circa i compiti della Migrantes, da un lato, e della Caritas, dall’altro, è fornito dal programma per l’anno 2014/2015 di formazione del clero diocesano, che ha indicato come argomento di riflessione il tema delle “Sfide dell’immigrazione alla Chiesa”. Viene in considerazione la terza giornata di un programma è scandito su tre giornate:
-30 ottobre 2014: L’immigrazione oltre Lampedusa. Cause, tendenze, aspetti inattesi.
Relazione introduttiva del prof. Maurizio AMBROSINI, sociologo dell’Università statale di Milano;
-13 novembre 2014: L’immigrazione. Lettura teologica, prospettive ecclesiali.
Relatori: prof. dott. don Marco CAGOL, teologo, docente alla Facoltà teologica del Triveneto(PD) e direttore dell’Ufficio Pastorale sociale della diocesi di Padova; Sara FERRARI, responsabile area promozione umana della Caritas di Padova;
-20 novembre 2014: Iniziative pastorali nella nostra diocesi. Realtà e prospettive.
Relatori: Claudio MALACARNE, direttore dell’Ufficio diocesano “Migrantes”; don Luigi GLOAZZO, direttore della Caritas diocesana
È quasi superfluo ricordare che la pastorale migratoria rivolge le sue attenzioni non solo ai migranti ma a tutta la comunità cristiana in cui questi migranti sono più o meno stabilmente inseriti. Quanto è importante il servizio diretto ai migranti altrettanto è importante che tutta la Chiesa locale diventi “casa della carità”, assumendo quegli atteggiamenti di accoglienza fraterna e di condivisione solidale richiesti dalla fedeltà al Vangelo .
Giornata mondiale del migrante e del rifugiato: 18 gennaio 2015, II dom. del Tempo ordinario.
La giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che il prossimo anno si celebrerà il 18 gennaio, avrà come tema “Chiesa senza frontiere. Madre di tutti”.
Per questa giornata si propone di invitare tutte le comunità parrocchiali a utilizzare la giornata come momento propizio di sensibilizzazione per i problemi delle migrazioni e, più in generale, sui temi della mobilità umana, come raccomandato dalla Fondazione Migrantes, e come praticato in molte diocesi.
Per quest’occasione l’Ufficio predispone, d’intesa con l’ufficio liturgico, un sussidio liturgico – pastorale per l’animazione delle SS. Messe della giornata nelle parrocchie della diocesi. Nel caso in cui il sussidio liturgico- pastorale fosse predisposto a livello nazionale in modo uniforme per tutte le diocesi, l’ufficio si farà carico di invitare i parroci a utilizzare il relativo testo.
Scuola biennale di formazione per gli accompagnatori di catecumeni (Istituto dei Padri Saveriani di Udine, venerdì 30 gennaio e 13 marzo 2015)
Il servizio diocesano per il Catecumenato propone la Scuola di Formazione per accompagnatori di giovani adulti non battezzati che chiedono di diventare cristiani -ricevendo i sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Eucaristia – e di coloro che chiedono il completamento del cammino dell’iniziazione cristiana. La circostanza che non pochi dei neofiti siano immigrati da paesi stranieri ha suggerito di includere nello staff formativo anche l’Ufficio Migrantes che, nel corso del primo anno di un biennio previsto di formazione, con nove incontri in ciascuno dei due anni, fornirà il suo contributo partecipando nella giornata del 30 gennaio 2015 ad una tavola rotonda per introdurre i catecumeni alla carità e svolgendo una relazione nella successiva giornata del 13 marzo 2015 sull’accompagnamento pastorale degli stranieri di diverse culture nell’unica Chiesa.
Incontro di formazione per i sacerdoti impegnati tra i migranti (Zelarino, indicativamente aprile 2015)
La Commissione Migrantes Triveneta da qualche anno fornisce l’opportunità di un incontro di formazione dei sacerdoti impegnati con i migranti. Dal 2008 gli incontri si sono svolti, infatti, ogni due anni. L’ultimo incontro si è tenuto nel 2013 a Zelarino (VE)per un’intera giornata. La diocesi di Udine non vi ha partecipato anche a causa dell’ avvicendamento ai vertici dell’Ufficio Migrantes avvenuto poco tempo prima della definizione del programma di formazione. Il prossimo incontro è previsto per il 2015. La data ancora non è stata stabilita. Indicativamente dovrebbe cadere nel mese di aprile 2015. A questo incontro la diocesi vorrebbe indirizzare i sacerdoti referenti delle comunità cattoliche immigrate.
Terza Festa degli immigrati cattolici: Cattedrale e Aula 3 Università di Udine, domenica 07 giugno 2015.
Facendo tesoro dell’esperienza maturata con la prima (dom. 27 gennaio 2013) e la seconda (dom. 1° giugno 2014) festa diocesana degli immigrati cattolici, l’Ufficio ripropone la festa anche nel 2015 per domenica 07 giugno 2015. Sarà adottata, in linea di massima, la formula della edizione precedente che ha dato buoni risultati e che ha visto un’ampia partecipazione di pubblico e di protagonisti. La festa si articolerà quindi in due momenti. Quello principale sarà la celebrazione eucaristica, alle 10.30 in cattedrale a Udine, presieduta dall’Arcivescovo e animata dalle comunità immigrate cattoliche che si alterneranno nelle letture, nei canti e nelle preghiere dei fedeli.
Il secondo momento sarà dedicato alla festa vera e propria con canti, danze, e saggi delle diverse culture presenti nella nostra diocesi.
Consolidamento della Commissione Migrantes
Nel corso di quasi due anni di attività molti passi sono stati fatti per impostare una pastorale migratoria in diocesi. Ruolo chiave per un’azione pastorale efficace è la presenza di una commissione rappresentativa dei diversi ambiti della mobilità umana e di competenze in campo migratorio. In questa prospettiva la commissione è stata recentemente integrata con l’inserimento del referente per i rom e i sinti, nella persona di un diacono resosi disponibile con il coniuge e di una giovane ricercatrice studiosa di problemi connessi alle migrazioni.
C’è, però, ancora bisogno di consolidare le strutture dedicate alla pastorale migratoria, in particolare saranno ricercate le figure mancanti dei sacerdoti referenti delle comunità immigrate (indiani e latino-americani).
Censimento buone pratiche
La nostra diocesi può certamente annoverare una serie di “buone pratiche” di ascolto, di solidarietà, interazione e comunione con gli immigrati. Un censimento di queste può tornare utile per diffonderne la conoscenza in modo da far crescere l’accoglienza cristiana nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità: segni di speranza presenti nella società e nella nostra Chiesa.
Udine, 16 giugno 2014
Claudio Malacarne
Direttore Ufficio Migrantes